Grandma Bistrot

BISTROT/ CENA /ANCHE GLUTEN FREE.

Quadraro Grandma Bistrot – Via dei Corneli 25/27

Frutto dell’ambizioso progetto di quattro giovanissimi, questo grazioso bistrot situato al Quadraro vecchio, (ormai fucina di talenti, un’anima ed una verve culturale vivacissima oltre che, grazie agli street artists : museo a cielo aperto), è stato una piacevole scoperta.


Servizio “caldo” ed informale, spazio arredato con complementi di “recupero” e d’antiquariato, menù variegato, creativo ed attentoa tutte le esigenze (MOLTE PIETANZE GLUTEN FREE).

  • Iniziamo con una birra: l’habemus apa, creatura concepita e nata da uno dei soci fondatori. Buona, piacevole ed estremamente beverina.

Le nostre scelte dal menù sono state, invece:

  • Kobeba Banoun (manzo speziato, burghul, salsa di yogurt bio e mirtilli rossi).
  • White Velvet (vellutata piccante di riso basmati e daikon, crumble salato a base di borlotti, cacao e pomodori secchi).
  • Burek (involtini di pasta phillo con verdure, cacio ricotta e cipolla caramellata).

Nomi accattivanti, pietanze dai sapori che ammiccano alla tradizione mediorientale, sapori molto bilanciati e mai scontati.

Il manzo, in particolare, è stato una vera sorpresa: la nota acidula dello yogurt e dei frutti rossi suggella l’assaggio e lascia il palato “pulito”, pronto ad accogliere il boccone successivo.

La vellutata, a sua volta, si caratterizza per la piccantezza, quasi in cortina ma ben riconoscibile, e per il contrasto di consistenze (crumble-vellutata) che risulta sempre particolarmente amabile.

In questo bel posticino il tempo sembra fermarsi, non si vorrebbe mai andare via, e non ci si accorge nemmeno di aver iniziato a bere già una seconda birra!

Il conto non ci delude e, anzi, ci fa programmare la prossima cena:
20 euro a persona.
Da provare!

AGGIORNAMENTO BRUNCH :

  • Omelette croccante

  • Hamburger di Manzo

Il Sorpasso

RISTORANTE / CENA

Il Sorpasso – Via Properzio 31 – Roma

A due passi da Via Cola di Rienzo,una tra le ultime tendenze richiama la nostra attenzione.
La prima volta abbiamo provato il format aperitivo,questa volta,per cena!
La cucina è ancora funzionante alle 23:00.
Prenotiamo un tavolo post – cinema e il locale nonostante l’ora è in pieno fermento.
Premetto nel dire, che se cercate un locale per due chiacchiere in tranquillità,non farà al caso vostro.
Entrando sulla sinistra,troviamo la patria del Prosciutto Crudo. Dalle Alpi alle Ande e dagli Appennini alla Spagna con il prelibatissimo Jamón Iberico.

Ordiniamo :
– Piatto di prosciutto crudo spagnolo
– Formaggi in abbinamento con pere e miele
– Tartare leggermente scottata all’esterno in abbinamento a tre salse
– Parmigiana di melanzane al forno
– Trapizzino con polpetta.

Avete capito bene, il famoso locale dei Trapizzini di Roma si cela anche dietro questo ristorante.

Servizio veloce,senza troppi fronzoli.
Diverso lo “stile” nell’arredo dalla zona Aperitivo a quello della Cena.
Avrei mantenuto lo stesso genere retró,piuttosto che accostarne due così diversi.

La materia prima è buona,i piatti ben serviti con giuste quantità. Abbiamo abbinato il tutto ad un Valpolicella.

Serata piacevole,i tavoli da due decisamente stretti. Preferisco il format Aperitivo,notevole il Prosciutto Crudo Spagnolo.

Torneró!
Prezzo medio cena : 35€
Prezzo medio aperitivo : 12€

(Foto prese da internet, a causa del telefono scarico.)

Taki

RISTORANTE / PRANZO

Taki – Via Marianna Dionigi 56/60 – Roma

Benvenuti in Giappone.

Il colore più rilevante è il nero misto al grigio matita.
Bonsai,Orchidee e luci soffuse,vi faranno fare un viaggio solo andata per Tokyo.


L’idea è quella di ricreare i giardini giapponesi e dopo l’ampliamento del locale, devo dire che l’effetto scenico non vi deluderà. 

Elegante, sobrio ed estremamente rilassante. Il romanticismo non manca di certo.

Il sushi è sushi.
Presenti tipici piatti giapponesi e qualche, inaspettata proposta, più “commerciale”.

Pesce freschissimo, 
il sashimi di capesante fra i più buoni che possiate trovare.

Buona la lista dei vini ed ottimo il servizio.
Ordiniamo :

  • Sushi e Sashimi misto con Nighiri di Capesante e Gambero Rosso crudo.

Come dolce mi ha colpito il gelato di sesamo nero e il tipico dolce giapponese con marmellata di fagiolini verdi all’interno e riso all’esterno.
Bello, elegante e come si dice in una sola parola : Très Chic.

Il Prezzo superiore alla media.

Prezzo medio alla carta : 45€

Prato di Sopra

RISTORANTE / PRANZO / VEGANO

Prato di Sopra – Via Principe Amedeo 7 – Roma ( Grottaferrata )

Roma sud e i suoi Castelli, hanno luoghi per principi e principesse in quanto a gusti culinari. Per chi ha deciso di escludere dalla propria alimentazione il cibo di origine animale, a Grottaferrata troverete il vostro piccolo castello.

Siamo a pranzo da Prato di Sopra!
Locale piccolo e ben curato in stile Shabby Chic.

Ordiniamo come Antipasto :

Degustazione Prato di sopra, che comprende un assaggio dei vari antipasti : Humus di Ceci ,Rape Rosse,Polpette di Azuki e Quinoa.

Come Primi:
Risotto Cacio&Pepe (fuori menù)

Cavatelli al pesto agrumato di mandorle,nocciole e pomodori secchi.
Come Secondo:
Saitan Scottato con riduzione di Porto e Prugne Secche
Pitta di patate e cavolo nero su fonduta di mozzarella di bufala.
Come dolci :
Pera Caiser Giulebbata al Marsala.

Vegan sopra la media, servizio veloce e attento. Buona la carta dei Vini!

Prezzo medio : 35€

Shiso

RISTORANTE / GIAPPONESE

Shiso – Via Fabrizio Luscino 70 – Roma – Tuscolana

In una notte di San Valentino, appena usciti dalla palestra, decidiamo di “onorare” questa prestigiosa ricorrenza, con qualcosa di più di un MacDrive. 


Sushi? Ok!
Tentiamo i nostri due punti di riferimento, ma prima di San Faustino non avremmo visto nemmeno un pezzo di zenzero.


Inizio la mia ricerca ed ecco che l’occhio mi cade su Shiso, in una traversina della Tuscolana. Perfetto!


Già da fuori il locale fa la sua parte.
Belle le vetrate e le luci calde che illuminano la sala.
Locale non molto grande ma ben organizzato,con una fantastica cucina a vista,che come sempre,regala punti a favore!


Menù abbastanza vario,prendiamo:

  • 3 special rolls : JAVA/ PANAMA/ DUBAI
  • Tempura di Gamberi : Gluten Free,Super!
  • Sashimi misto: Ottimo il tonno!

E infine volevamo provare il “famoso” Mochi Ice: pasta di riso e gelato all’interno in tre varianti. 

Purtroppo erano rimasti solo due pezzi al thè verde,che ci sono stati gentilmente offerti!

Il tutto accompagnato da due bicchieri di Falanghina,molto buona!

Come dico sempre, le cose belle e soprattutto buone, non sono mai in offerta, ne in regalo.

Prezzo medio: 40€
Tornerò!

Ps: Menù anche GLUTEN FREE

 

Il Gatto e l’Uva

RISTORANTE / CENA

Il Gatto e l’Uva – Via Brescia 20 – Roma – Piazza Fiume

La scelta è stata fatta seguendo i consigli di Tripadvisor, e non mi ha deluso neanche questa volta!

Prenoto per le 21:30,arrivo puntuale,ma il tavolo sarà pronto tra 10 minuti,ecco subito il proprietario che ci stappa un prosecco e via,l’attesa diventa bollicine!
Iniziamo con l’antipasto della casa x 2 , la foto non rende giustizia, buono è dire poco, già dopo questo vi sentirete sazi!
Come primi due risotti:

  • Seppie e pomodorini
  •  Funghi Pioppini pancetta e Provola.

Il tutto Accompagnato da un ottimo Rosso, che personalmente non avevo mai provato,un 14% corposo e perfetto per i nostri risotti.
Al dolce non siamo arrivati,ma ecco arrivare sulla tavola Amari e Limoncelli offerti dalla casa.
Un caffè e via!

Locale non molto grande,gestito da Credo marito e moglie a cui non manca mai il sorriso.
Cordiali e premurosi,ti fanno sentire a casa!

Prezzo medio per cena : 30€

Torneró!

Il Tino

RISTORANTE / CENA

“Il Tino” – Chef Daniele Usai – Lido di Ostia, via dei Lucilii 17

Che sapore ha l’eccellenza? Dopo la visita al Ristorante “Il Tino“, la risposta mi sembra molto semplice. 
Abbiamo deciso di andare a fare visita al giovane Chef Daniele Usai, talentuoso e “fresco” di stella Michelin. La sua fama lo precede e, devo dire, a ragione.
Location piccola (arriva a un massimo di 28 coperti) ma curata, personale attento e dedito al cliente dall’inizio alla fine della cena.
Claudio Bronzi, infatti, oltre ad occuparsi egregiamente della gestione della sala, è il Cicerone della sconfinata carta dei vini (circa 150 etichette, di cui alcune variano a seconda della stagione, in concomitanza con le variazioni stagionali del menù).
Qui arriva la prima sorpresa: dalla carta ogni etichetta è disponibile per la mescita del singolo calice.
Insieme al vino arrivano le prime “coccole” dalla cucina: vari tipi di pane home made (grissini alla curcuma, panini al latte con semi di sesamo, panini al latte con semi di papavero, pane casareccio, piccola focaccia con fiori di cappero), e un’ostrica freschissima.
Per la scelta del cibo ci si può affidare allo Chef per il menù degustazione (quello da sei portate ha un prezzo di 50 euro), oppure scegliere dalla carta: gli antipasti e i primi costano 16-17 euro, mentre i secondi oscillano sui 21-23.
Per iniziare, la mia naturale tendenza ai sapori fusion mi ha indirizzata al piatto con gamberi rossi, cocco, passion fruit e coriandolo e all’assaggio della battuta di branzino con fragole di Terracina, finto caviale al limone e dragoncello.
Un esordio davvero superbo: per dare il benvenuto alla bella stagione, solo sapori delicati ed esotici che fanno da cornice a crudi di pesce tanto freschi da dare l’illusione che siano passati d’un blè dal mare al piatto.
Incuriosita dagli accostamenti proseguo con risotto al Campari, scampi e camomilla e agnolotti alle mazzancolle, vellutata di asparagi e zafferano.
Il risotto è sicuramente un ottimo banco di prova… Chiaramente: superata.
La nota amarognola del Campari si sente, ma non invade prepotentemente il palato e, anche in questo caso, gli scampi crudi sono la vera e propria “ciliegina sulla torta”.
Scelgo, poi, un assaggio di ventresca di tonno, radici (daikon rosso e carote) e riduzione di aceto di Banyuls. La cottura premia e rende giustizia a questo pregiato taglio di pesce, accompagnato dai sapori delle cruditè di verdure che bilanciano sapori e consistenze.
La chiusura col dolce è un obbligo: fragole, pistacchio e cioccolato bianco, una celebrazione in pompa magna del matrimonio frutti rossi-cioccolato bianco, accompagnati da una vera e propria “spugna” al pistacchio.
Insieme al caffè, infine, arriva la pasticceria secca insieme a dei piccoli Krapfen alla nocciola, caldissimi e, devo dire, davvero squisiti.
Inutile aggiungere che la cena mi ha soddisfatta a 360°: consiglio vivamente una visita.

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Da Cesare al Casaletto

RISTORANTE / CENA

Da Cesare al Casaletto – Via del Casaletto, 45 – Roma

Amici romani, amici di tutta Italia, amici del globo: ecco a voi la trattoria definitiva. 
Se volete mangiare piatti della tradizione magistralmente eseguiti o fare colpo sui soliti scettici (quelli che: “la mia cacio e pepe non ha paragoni/ la mia carbonara non si batte”), chiedete alla nonna di cucinare oppure prendete il tram 8, arrivate al capolinea, e varcate la soglia di “casa” Cesare.

Ho portato con me due amici romani per una cena in cui riponevo moltissime speranze che, chiaramente, non sono state deluse.


Finalmente delle polpette di bollito degne di nota, dalle dimensioni giuste e dall’equilibrio umido/croccante che un fritto ben eseguito dovrebbe avere.

  • Non tralasciate mai e poi mai lo Gnocco fritto cacio e pepe (disponibile nella generosissima “mezza porzione”) e sbizzarritevi assaggiando anche la 
  • Crocchetta di melanzana con sugo all’arrabbiata.

  • Ottima la coda alla vaccinara, succulenta e “sugosa”, delicatissimo il baccalà alla romana.
  • Dessert molto semplici e perfetti per concludere in dolcezza: crème brûlé e crostata con le visciole.


La trattoria è stata segnalata dalla guida Gambero Rosso 2015 per il buon rapporto qualità-prezzo. 

Tant’è: 30 € per antipasto, secondo, contorno, dolce e calice di vino (chiedete la disponibilità alla mescita).

Il servizio è attento, scrupoloso ma molto gioviale… In poche parole: “squisito“, all’altezza della cena.



Andate: è un imperativo morale!

 

Per altri trattorie veraci a Roma, clicca qui!

Hamburgeseria

PUB / RISTORANTE

Hamburgeseria – Via dei Reti, 40 – Roma – San Lorenzo

Una formula di aperitivo “diversa” dal solito? Invece del solito buffet, Hamburgeseria ti offre la possibilità di fare un aperitivo con tre mini hamburger di carne a tuo piacimento tra : manzo,vitello,tacchino.
In più delle Chips fatte a mano e un Cocktail/Drink.

Il tutto per : 10 euro.
Dalle 17:30 alle 20:00

Dalla qualità della carne,sono abbastanza sicura che gli hamburger saranno buonissimi. Quindi consiglio come valida alternativa andare per cena!

Locale molto carino,tutto in legno,con un arredamento modern teak,proprio alle porte di San Lorenzo.

Ginza

RISTORANTE GIAPPONESE

GINZA – Via Emanuele Filiberto, 251 – Zona San Giovanni – Roma

Per gli appassionati di cibo giapponese in tutte le sue declinazioni, il Ristorante Ginza è un’ottima finestra per godere di un panorama che difficilmente delude lo spettatore. 
Locale molto curato nell’arredamento ma non troppo grande (consigliata la prenotazione), dove è possibile anche sedere in bellissime sale tatami oppure intorno al fry top per osservare lo chef che prepara le pietanze.
Il menù è molto vasto e sempre variegato, ma a pranzo (tutti i giorni) è possibile scegliere anche la formula “No limits lunch” a 15 euro (bevande escluse), ordinando da un menù specifico, con una selezione di piatti.
Abbiamo ordinato maki e nigiri assortiti, curry di pollo, temaki, spaghetti di grano saraceno saltati con pesce e verdure, tempura (frittura ottima, ben riuscita e molto asciutta, come da migliore tradizione nipponica), chirashi e degli ottimi ravioli al vapore con brodo di miso.
Buona la selezione di vini.
Da rivedere, a pranzo, il servizio: abbiamo atteso molto dopo aver ordinato e il personale non era particolarmente attento ad alcune richieste.
Non ho riscontrato, comunque, questi problemi quando sono stata a cena.

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